SUL TETTO DELLO SCATTO FISSO – Il Reparto Corse di T°RED conquista con Leonardo Fedrigo il titolo di “Campione del Mondo FXD42”

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Il Reparto Corse di T°RED conquista con Leonardo Fedrigo il titolo di “Campione del Mondo FXD42” alla Rad Race Fixed42 di Amburgo completando l’intero podio con l’argentino Facundo Lezica e il diciannovenne Mattia Corrocher.
Seconda tra le donne Francesca Selva, dietro a Margaux Vigie e davanti a Jasmine Dotti.
Al T°RED Factory Racing anche il titolo TEAM grazie alla somma dei risultati di tutti i partenti della squadra.

La Rad Race è da sempre considerata il Campionato del Mondo dello scatto fisso e quest’anno si è spostata da Berlino a Amburgo, in contemporanea alla Cyclassic vinta per la terza volta di seguito da Elia Viviani, introducendo importanti variazioni al percorso in linea di 42 km, per la prima volta presenta una inedita salita di 3,5km a 13 km dal traguardo.
Il percorso attraversa il Kösterberg, una salita di 3,5km apparentemente banale da affrontare con una bici da corsa ma molto selettiva se si pensa di doverla affrontare con lo stesso rapporto con cui si dovranno affrontare i restanti 39 chilometri di pianura o lieve vallonato e eventualmente una volata oltre i 60km/h.
Il team Campione Italiano a squadre in carica di T°RED FACTORY RACING impegnato con i suoi atleti in Germania per alcune gare in pista che decide di prolungare la permanenza e arrivare al prestigioso evento con i due argentini plurivincitori in Italia quest’anno Facundo Lezica e Juan Ignacio Curuchet, il vincitore della Ursus Crit di Trieste sotto il diluvio Alex Verardo, il diciannovenne vincitore della Crit di Monselice Mattia Corrocher, il “fenomeno” paralimpico Claudio Campi e il pistard Leonardo Fedrigo reduce insieme a Lezica da un eccellente piazzamento ai piedi del podio nella corsa a punti internazionale di Ludwigshafen pochi giorni prima in una gara vinta dal campione del mondo Jan-Willem Van Ship.

Più di duecento i partenti per questa edizione che vede quasi venti nazioni al via con una prevalenza tedesca spiccata.
Il tracciato di quest’anno è un’assoluta novità, la salita del Kösterberg spaventa tutti condizionando la scelta del rapporto.
La partenza e i primi 15 chilometri si disputano su un tratto extraurbano autostradale nella tradizione delle precedenti edizioni della RAD race. Subito medie altissime con Nico Hesslich che prova a scappare da solo come lo scorso anno scavando un forte distacco sul plotone.
L’inseguitore tedesco sembra voler affrontare una crono o forse mettersi al sicuro dalle insidie della salita. La media è altissima vicino ai 50Km/h.
Il tedesco tiene duro ma il gruppo rientra sulla discesa appena prima del Kosterberg dove parte all’attacco l’argentino Juan Ignacio Curuchet, pistard del team T°RED FACTORY RACING che spinge un rapporto lunghissimo in posizione alla “Cameron Meyer” e prende un vantaggio che solo Luca Cingi (IRD) riesce a colmare senza aiuti.

Si forma un tandem con due team italiani a comandare le operazioni e i tedeschi in apparente difficoltà sulla salita. Anche nelle immagini è evidente come la diversa scelta di rapporto dei corridori favorisca dopo il tratto in salita chi è riuscito a scollinare con un rapporto più lungo faticando sul Kosterberg ma mantenendo le energie per gli ultimi chilometri.
Chi ha invece scelto un rapporto agile come il favorito della vigilia Stefan Schaffer si trova in difficoltà quando il gruppo aumenta l’andatura.
Ai -5km dall’arrivo si formano due “treni” pronti a darsi battaglia fino alla fine. I tedeschi di 8BAR cercano di favorire l’azione di Nico Hesslich con un Porzner decisamente appannato mentre il “treno blu” di T°RED FACTORY RACING inizia a imporre un ritmo durissimo ai – 3Km con un velocissimo Alex Verardo e Juan Ignacio Curuchet a condurre Lezica e Fedrigo e Mattia Corrocher a coprire l’ultima ruota.
L’andatura è altissima e il video dell’ultimo chilometro rende l’idea della perfetta strategia del team italiano rimasto nascosto per tutta la gara che grazie all’immenso sacrificio di Verardo e Curuchet arriva con i suoi uomini più veloci ai 600 metri in posizione perfetta per la volata.
È l’inglese Ambrose Parish a cercare di anticipare la volata seguito a ruota da Schaefer a un numero di pedalate medie superiore alle 140 ma i due nulla possono fare quando Lezica e Fedrigo coperti da Corrocher si alzano sui pedali ai -300 metri e allungano di potenza scavando un solco incolmabile.
I due compagni di squadra con una volata oltre i 60 Km/h alzano le braccia insieme con l’italiano Leonardo Fedrigo a tagliare per primo il traguardo e l’argentino Facundo Lezica secondo. Un incredibile Mattia Corrocher in rimonta, pur alzando le braccia per festeggiare il trionfo dei compagni ad almeno 30 metri dalla linea d’arrivo supera Parish e Shaeffer (rispettivamente 4° e 5° all’arrivo) completando il podio T°RED per la prima volta “monocolore” in unaRAD RACE FIXED42.
Leonardo Fedrigo è dunque il nuovo “Campione del Mondo” dello scatto fisso succedendo a Nico Hesslich (13° al traguardo) nella RAD RACE FXD42 alla sua prima gara a scatto fisso su strada.

Anche la gara femminile è stata interessante e apertissima con Francesca Selva (T°RED FACTORY RACING) che dopo aver sfidato a Zurigo la leader incontrastata delle crit internazionali Margaux Vigie (TEAM LOOK CRIT) avendo la meglio in volata appena due settimane prima, prova a ripetere il colpaccio scegliendo di montare un rapporto lunghissimo per sfruttare al meglio le sue caratteristiche di pistard e velocista sapendo di dover soffrire in saluta sul Korstemberg.
Dopo una prima fase di studio infatti restano solo Vigie, Selva e la due volte Campionessa del Mondo Jasmine Dotti a darsi battaglia sul Korstemberg con la francese che anche grazie al rapporto agile guadagna una trentina di metri sulle due italiane e scollina con un vantaggio che mantiene in discesa e incrementa sul falsopiano in salita prima degli ultimi 5 chilometri.
All’ingresso del tratto transennato sono quasi trenta i secondi di vantaggio della Vigie sul tandem italiano che ormai lascia la vittoria alla fortissima francese giocandosi in volata il secondo gradino del podio.

Mentre Margaux Vigie passa sul traguardo con le mani verso il cielo, le due italiane iniziano la volata in leggera salita con Francesca Selva che supera la Dotti per un podio anche in questo caso per due terzi italiano.

Ilvideo integrale della gara e ai numerosi video in soggettiva rende giustizia solo in parte a quello che è stato uno spettacolo travolgente con migliaia di spettatori entusiasmati dallo scatto fisso in una cornice di grande ciclismo internazionale.

Il racconto completo della gara è disponibile su FixedItalia a questo link