
Ubaldo pensaci tu
Ore 6.00: risveglio col gallo che canta prima che faccia giorno… proprio come il mio a casa.
L’albergo dove stavo ieri sera a Deruta è praticamente sulla E45 e quindi mi hanno fatto uscire presto perché poi se arrivavano gitanti in pullman non avevano tempo di ridarmi la bici.
Quindi mi sono messo in strada col freschetto che non guasta.
Questa volta la prima parte della strada era bella trafficata ma almeno era vallonata o, come dice il mio amico Alessandro di Abano, un “mangia e bevi”.
In pratica la salita iniziava a una deviazione che diceva “Gubbio a sinistra”: Komoot mi ha logicamente fatto prendere quella a destra!
Si attraversano paesini tranquilli, con l’ufficio postale in un negozio a una vetrina e trattori intenti a arare i campi.
Poi di colpo si inizia a salire… Hammerhead fa vedere il primo tratto come rosso, e infatti si soffre, con le borse dietro è sempre come se ci fosse uno che ti trattiene.
In pochi km aumentano i metri di salita rapidamente e finalmente si arriva allo scollinamento.
Qui incontro Ubaldo: Santo, Vescovo e Patrono di Gubbio. Uno che aveva il nonno che si chiamava Pace e la nonna Prudenza non può non essere il mio Santo Protettore per il viaggio!
Mi fermo ad un tavolino di fianco all’edicola di Ubaldo e faccio merenda per poi ripartire attraverso i paesaggi dell’Umbria.
Il resto del giro di oggi è andato benone, l’Albergo convenzionato con il sito “Albergabici” della FIAB è ottimo, stanza comoda e spaziosa per me e Bike Room dedicata per la bici.
Ho controllato le previsioni meteo per i prossimi giorni. Domani dovrebbe essere bello e Giovedì pure, ma Mercoledì mi aspetta un tratto di strada, per fortuna quasi tutto pianeggiante, con fulmini e saette.
Speriamo che San Ubaldo metta una buona parola per me.